Le tecnologie di connettività di rete wireless si evolvono in maniera sensazionale dal punto di vista della velocità. Tuttavia, anche nelle grandi città è ancora possibile incorrere in perdite di segnale, perdita di velocità o cadute della connessione ad internet ed in altri inconvenienti a cui ormai siamo tristemente abituati.
Ad ovviare alle problematiche sopra citate sembra voler intervenire una piccola startup americana, nota con il nome di Artemis. Fondata nel 2011, la società lavora da allora su pCell, uno standard di reti wireless che potrebbe sovrapporsi alle attuli reti 4G LTE, o almeno farlo nelle grandi città.
Allo stato attuale, il segnale di rete cellulare viene diffuso da torri che devono essere disposte lungo il territorio in maniera efficace. Man mano che ci si allontana dalla torre il segnale diventa sempre più debole, ma se due torri si trovano a distanza troppo ravvicinata possono creare delle interferenze allo stesso segnale ricevuto dal dispositivo. Al tempo stesso, se troppi utenti si agganciano alla stessa torre un sovraccarico della rete può portare ad instabilità e lentezza della connessione ad internet.
L'approccio operato da Artemis con pCell è estremamente diverso e si avvale della possibilità di poter alimentare il segnale con un numero elevato di apparecchi, chiamati pWave (dalle dimensioni analoghe a quelle dei router Wi-Fi), disposti a distanze relativamente ravvicinate. Ogni apparecchio è in grado di inviare un segnale di qualità estremamente superiore rispetto alle tradizionali torri, anche se ad una distanza parecchio più limitata.
Pertanto, piuttosto che cercare di evitare la collisione fra due segnali provenienti da torri diverse, pCell sfrutta la presenza ravvicinata di più pWave combinando il segnale proveniente da più apparecchi ed inviandolo ad un singolo utente. Secondo la società questo potrebbe permettere velocità fino a 1000 volte superiori rispetto agli attuali standard di rete 4G LTE in presenza di un "buon segnale".
Se questo non bastasse, le singole pWave utilizzano un trasmettitore da 1mW per diffondere i dati, garantendo un consumo energetico estremamente contenuto sui dispositivi di oggi, ed ancora più ridotto quando la tecnologia sarà pienamente compatibile sui terminali di domani che utilizzeranno chip appositi per la ricezione del segnale di pCell. La società vanta un consumo energetico, in quest'ultimo caso, inferiore a quello dei chip Wi-Fi inseriti sugli iPod touch di ultima generazione.
Artemis ha già pianificato il lancio di pCell nel quarto trimestre del 2014, inizialmente solo nella città di San Francisco. La società è al lavoro con un partner commerciale che gli permetterà di installare le pWaves su circa 350 edifici nella città, che dovrebbero essere sufficienti a coprire gran parte della superficie della metropoli americana.
A detta di Steve Perlman, CEO di Artemis, pCell potrebbe raggiungere molti altri mercati già a partire dal 2015, anche se bisognerà vedere quale sarà l'accoglienza degli abitanti di San Francisco, e se il primo collaudo porterà realmente ai risultati annunciati dalla startup.
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