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lunedì 31 marzo 2014

Coelux, con led e nanotecnologie la luce artificiale diventa naturale

Un innovativo sistema di illuminazione per interni imita alla perfezione i raggi del sole in un cielo terso. Inventato da un italiano, debutta oggi alla fiera Light + Building di Francoforte.
Immaginate di non avere più lampadari, lampade a terra o applique, ma che la vostra stanza sia illuminata da un’apertura nel soffitto in cui si intravede un angolo di cielo e da cui entra la luce calda del sole. È questa la rivoluzionaria novità appena presentata a Light+Building, la fiera dedicata all’architettura della luce, in programma a Francoforte fino al 4 aprile. Un progetto tecnologico chiamato CoeLux e in arrivo dall’Italia, ad opera del professor Paolo Di Trapani, docente di fisica presso il Dipartimento di Scienze ed Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria a Como.



Di Trapani ha sperimentato per oltre dieci anni la possibilità di imitare, attraverso la tecnologia, la luce naturale e i fenomeni luminosi descritti nel libro Light and Color in the Outdoor, un classico pubblicato nel 1937 dall’astronomo olandese Marcel Minnaert, in cui si rivelano i segreti scientifici dietro fenomeni ottici come la sovrapposizione di ombre, gli arcobaleni, le albe e i tramonti, il colore del cielo, e così via. Così attraverso la continua sperimentazione, il professore e il suo team, hanno messo a punto questa finta apertura nel soffitto che proietta all’interno una luce che imita alla perfezione i raggi del sole irradiati attraverso un cielo terso. L’illusione di trovarsi all’aria aperta è resa possibile dall’utilizzo di Led di ultima generazione, in grado di riprodurre lo spettro della luce solare, ma anche da sistemi ottici capaci di direzionarne i raggi e di nanotecnologie con cui è possibile riprodurre quel particolare fenomeno che è la diffusione delle onde luminose (e che spiega scientificamente perché il cielo assume ai nostri occhi il colore blu).

La portata innovatrice dell’invenzione va ben oltre l’aspetto puramente architettonico ed estetico: basta pensare a quanto l’esposizione alla luce naturale influenza l’umore delle persone e a quanto la sua mancanza, soprattutto nei Paesi nordici, sia percepito come un vero problema sanitario. Non a caso il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del suo programma volto a promuovere l’innovazione tecnologica. E oltre all’invenzione in sé, l’UE ha concesso fondi anche per le prime applicazioni sperimentali: l’illuminazione di spazi chiusi in cui sono coinvolti vari partner tra cui la Metropolitana Milanese. Alberghi, centri commerciali, uffici, musei, aeroporti e perché no, appartamenti, sono i luoghi la cui percezione sensoriale potrebbe essere cambiata per sempre da CoeLux, che propone agli utenti la possibilità di intervenire artificialmente sull’effetto luminoso, con alcune scenografie predeterminate, in cui la luce entra nella stanza a 30, 45 o 60 gradi, a seconda se si desideri avere l’illusione di trovarsi nei Paesi nordici, nel Mediterraneo oppure ai Tropici.

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